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La colazione: meglio dolce o salata?

Nell’ultimo articolo, che potete trovare qui, abbiamo parlato dell’importanza della prima colazione e ci siamo lasciati con una domanda, qual è la miglior colazione in termini nutrizionali, la dolce o la salata?

Dopo un pò di suspense, vi svelo questo segreto!

Partiamo dalle abitudini consolidate nel nostro Paese, che ci spingono a prediligere alimenti dolci per golosità, ma soprattutto per fretta. Chi di noi ha tempo al mattino per preparare una colazione complessa? E allora via di biscotti e merendine industriali. Questi, come tutti i dolci, sono troppo ricchi di zuccheri e grassi e dobbiamo fare molta attenzione a controllarne il consumo. Anche le classiche fette biscottate con marmellata, oppure miele, creme spalmabili, burro di arachidi e così via, rappresentano una fonte di grassi e zuccheri eccessiva. Gli zuccheri semplici sono assorbiti molto rapidamente e contribuiscono in maniera ridotta alla sensazione di sazietà, lasciandoci con una spiacevole sensazione di vuoto già a metà mattina.

Non se la cava meglio la maggior parte dei cereali da colazione, che sono diventati super lavorati, ricchi di zuccheri semplici, di cui è davvero facile abusare. Dobbiamo preferire prodotti senza zuccheri aggiunti, su tutti i fiocchi di avena, un cereale ricco di proteine, ottimo alleato contro la fame nervosa, la stipsi e la celiachia. Il suo contenuto di fibre solubili è importante per placare l’appetito e normalizzare il peso corporeo.

Si facciano avanti adesso i fan del latte! Uno dei pilastri della colazione, molto nutriente ma non eccessivamente calorico, idratante e ricco di sali e vitamine. Possiamo sostituirlo con yogurt o kefir, che grazie alla presenza di batteri e lieviti hanno un effetto positivo sul microbiota intestinale, oppure con formaggi freschi come ricotta, fiocchi di latte e skyr, buone fonti proteiche con un modesto apporto di grassi, infine con bevande vegetali a base di soia, mandorle, riso e avena.

In molti paesi del mondo si consumano i formaggi a colazione, che al contrario dei latticini, sono molto ricchi di grassi e, spesso, di sale, quindi si consiglia un consumo sporadico. Ancor più attento dovrebbe essere il consumo di burro, un vero concentrato di grassi.

Alla stregua dei formaggi, troviamo la carne, soprattutto salumi e insaccati: salame, wurstel e salsicce, bacon per gli esterofili più sfrenati. Si tratta in gran parte di carni conservate e lavorate, quindi estremamente irritanti, grassose, caloriche e con scarso apporto di proteine. E il salmone affumicato va inserito tra questi prodotti. Anche qui un controllo attento delle porzioni e della frequenza di consumo è necessario. Affettati magri come bresaola, fesa di tacchino o prosciutto magro sono decisamente da preferire.

Come non citare le uova il cui apporto proteico è insuperabile, ma non consumatele fritte!

Volendo tirare già le somme, possiamo dire che ci sono numerose combinazioni possibili, sia dolci che salate. Possiamo variare la colazione quotidianamente, e abbinare alimenti proteici con alimenti a basso contenuto di grassi e zuccheri. Ma c’è ancora un approfondimento da trattare, frutta fresca e secca, bevande e centrifughe. Quindi aspettate il prossimo articolo!

Novella Incoronato
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Novella Incoronato

Biologa / Nutrizionista Via Matteotti 79, Frattamaggiore Tel. 329 1517808