Vino biologico
Spesso mi chiedete quando un “VINO BIOLOGICO“ sia davvero tale, ebbene affinché un vino si pregi di tale denominazione, in primis va detto che la certificazione biologica è prevista soltanto per le uve, fino a prima del 2012 si parlava di “vino ottenuto da uve biologiche”.
Un vino è detto biologico quando proviene da uve 100% biologiche coltivate senza l’utilizzo di agenti chimici di sintesi in vigna e la cui vinificazione in cantina è avvenuta grazie all’utilizzo di prodotti enologici certificati biologici e un quantitativo limitato di solfiti. La definizione “VINO BIOLOGICO“ è ufficiale dal 2012 quando è entrato in vigore il regolamento CE 203/2012 che sancisce che si possa parlare di vino biologico, e non più solo di vino “proveniente da uve biologiche”, grazie alla possibilità di certificare come biologico l’intero processo di vinificazione e di trasformazione delle uve.
In base a tale regolamento, applicabile a partire dalla vendemmia 2012, i viticoltori biologici possono utilizzare il termine “vino biologico” sulle etichette. Inoltre l’etichetta deve riportare il logo biologico dell’UE e il numero di codice del competente organismo di certificazione e rispettare le altre norme in materia di etichettatura del vino.
Ottenere il logo europeo non è però così semplice, viene concesso da aziende, a loro volta certificate dall’ente autorizzato MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) che si occupano di verificare che tutto venga compiuto secondo regolamento.
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