Falsi miti su ciò che consumiamo 1.0
Tutti i giorni mi capita di essere testimone di usi e consumi alimentari considerati corretti dai miei pazienti o anche da chi non mi segue per la propria dieta, ma che in realtà sono completamente o anche solo in parte inesatti: io li chiamo i falsi miti.
Il primo falso mito che sfaterò riguarda il pane integrale che viene spesso visto come un valido supporto nelle diete perché considerato meno calorico. Ma il pane integrale è davvero così “dimagrante”? Negli ultimi anni tra le varie diete il pane integrale e tutti i cereali integrali in generale la fanno da padrona. In realtà però i benefici che essi possono apportare non sono chiari a tutti, come anche i risvolti meno positivi degli stessi. Vediamo qui tutto quello che c’è da sapere. Il pane integrale, innanzitutto, si ottiene utilizzando farine derivate dalla macinazione completa del chicco di grano, che include la crusca, il germe e l’endosperma. Il pane bianco subisce un processo di raffinazione in cui vengono eliminati la crusca e il germe (peccato che sono proprio quelle che contengono le vitamine del gruppo B e la vitamina E, minerali, antiossidanti, carboidrati e proteine, le cosiddette fonti di energia) mentre il pane integrale mantiene una buona quantità di fibre, vitamine e minerali come ferro, magnesio e zinco. Le due tipologie di pane, quello con la farina 0 e quello integrale causano però la stessa percentuale calorica, circa 250 Kcal per ogni 100g di prodotto. Ecco quindi che è sfatato il mito che vuole il pane integrale meno calorico. Ma c’è una ragione del perché quello integrale viene inserito nelle diete: la ricchezza di fibre, fondamentali per il benessere poiché favoriscono la regolarità intestinale, contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo e aiutano a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, diminuendo il rischio di picchi glicemici che potrebbero portare a sensazioni improvvise di fame. Rispetto al pane bianco, quello integrale ha un indice glicemico più basso, il che significa che non provoca un rapido aumento della glicemia. Questo aiuta a prolungare il senso di sazietà e a controllare meglio l’appetito, fattori fondamentali per chi cerca di dimagrire. Allora il pane integrale può certamente essere un ottimo alleato nelle diete dimagranti, purché consumato in quantità adeguate. Un errore comune è pensare che il pane integrale sia un alimento “miracoloso”, anzi, se consumato in grandi quantità o all’interno di una dieta sbilanciata, può infatti comunque apportare troppe calorie. Punti a favore del pane integrale sono oltre a prolungare il senso di sazietà e a controllare meglio l’appetito, il suo supporto alla digestione e le migliorie sulla salute del microbiota intestinale, mentre gli antiossidanti presenti al suo interno aiutano a proteggere l’organismo dallo stress ossidativo. In aggiunta, un consumo regolare di cereali integrali, incluso il pane integrale, è stato collegato a una riduzione del rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. In conclusione, integrare il giusto quantitativo di pane integrale in una dieta bilanciata può dunque sicuramente contribuire a migliorare la qualità dell’alimentazione nel suo complesso. Sperando sia stato utile vi rimando al prossimo articolo per il successivo falso mito da sfatare…
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