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Comfort wine

“Un bicchiere di vino rosso al giorno toglie il medico di torno”, non recitava esattamente così il noto detto popolare, tuttavia è vero che il vino rosso possiede proprietà eccezionali, capaci di apportare benefici alla salute. Secondo uno studio dei ricercatori dell’Università di Buffalo, il vino rosso contiene una sostanza
chimica chiamata resveratrolo che contrasta l’ansia e la depressione, conferendo inoltre un apporto benefico anche al sistema respiratorio proteggendolo dalle tossine e dagli agenti chimici presenti nell’ambiente ed evitando la formazione di tumori ai polmoni. Il dottor Kenechukwu Mezue, ordinario di cardiologia nucleare al Massachusetts General Hospital, ha affermato che “l’assunzione moderata di alcol influisce positivamente sulla connessione cervello-cuore”. “Abbiamo scoperto che l’effetto dello stress sul cervello era maggiore nei non bevitori rispetto alle persone che bevevano moderatamente – ha aggiunto – mentre le persone che bevevano eccessivamente (più di 14 drink a settimana) avevano il più alto livello di attività cerebrale stress correlata. “”L’idea – ha concluso – è che quantità moderate di alcol possono avere effetti sul cervello che possono aiutare il rilassamento, ridurre i livelli di stress e, forse attraverso questi meccanismi, ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari”. Il bere vino, dunque, non danneggia l’intelligenza, non offusca la memoria, non ottunde il desiderio. Conosco l’obiezione degli astemi. Il vino ha un certo tenore alcolico e l’alcol fa male per definizione. Tuttavia, in moderate dosi non è detto che danneggi l’organismo. Quanto alla quantità consigliata è 2-3 bicchieri al giorno se è un uomo e 1-2 bicchieri al giorno se è una donna. Il piacere in generale che ci viene da un buon bicchiere lenisce il nostro malumore, ci fa sentire meglio, con quel giusto grado di euforia che ci fa guardare il prossimo con affetto e pensare al futuro con ottimismo. L’educazione al vino non è disciplina semplice, deve combattere secoli di pregiudizi, ha un nemico capitale nella cattiva qualità. E’ proprio così: il peggiore nemico del buon bere è il
cattivo bere. Quindi basta etichettare in forma allarmistica le bottiglie di vino, alla stregua dei pacchetti di sigarette. Anzi, concediamoci qualche buona coccola dionisiaca al termine delle nostre giornate più stressanti, magari come alternativa ad un bagno caldo o un bel massaggio rigenerante. Ed anche per le situazioni più malinconiche, un buon calice di vino può essere la giusta compagnia che ci aiuta a distenderci e a riflettere con più calma. La soluzione è sempre a portata di calice!

Francesca Carracino
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