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Esiste davvero il vino senza solfiti?

Il consumo del vino cresce sempre di più, soprattutto tra i più giovani e per il genere femminile. Tuttavia, dopo l’assunzione, alcuni lamentano mal di testa, fastidi allo stomaco, orticaria e altri spiacevoli effetti collaterali. I solfiti nel vino sono spesso incolpati di queste reazioni, ed indubbiamente la quantità degli stessi potrebbe fare la differenza. Ma facciamo alcune precisazioni. Anzitutto, i solfiti non sono altro che molecole composte da ossigeno e zolfo la cui funzione è quella di prevenire l’ossidazione degli alimenti, e possono essere presenti sia naturalmente, sia aggiunti. Nel caso del vino, i solfiti si formano naturalmente durante la fermentazione: i lieviti si nutrono degli zuccheri contenuti nel mosto, trasformandoli in alcool e, durante questo processo, producono delle leggere quantità di solfiti.

Quindi, esiste un vino assolutamente senza solfiti? NO!

L’unica garanzia che il produttore ci può dare, infatti, è quella di non averne aggiunti volontariamente in cantina. Risultato questo che si ottiene solo se è stata prestata la massima attenzione a ogni fase di lavorazione. Se si sospetta di essere allergici o sensibili ai solfiti, è bene quindi evitare l’assunzione di cibi e bevande che li contengono, compreso il vino. Spesso si dice che siano più i vini bianchi a scatenarci il mal di testa da solforosa che i rossi, c’è un fondo di verità? La normativa europea di riferimento fissa il limite massimo di 210 mg/l per i vini bianchi e di 160 mg/l nei vini rossi, che riguarda la solforosa totale. In regime biologico i limiti scendono rispettivamente a 150 e 100 mg/l; quindi, effettivamente, soprattutto per i bianchi più scadenti può esserci un quantitativo maggiore di solforosa rispetto ai rossi. È, inoltre, innegabile che i vini senza solfiti siano più “delicati” rispetto a quelli “convenzionali, in quanto più facilmente ossidabili. E per quanto vediamo una progressiva crescita di interesse per i vini naturali/biologici/biodinamici con un ridotto quantitativo di solfiti, vi sono ancora tanti scettici per questa categoria. In conclusione dobbiamo dire che i solfiti sono un aspetto essenziale della vinificazione e della conservazione del vino e contribuiscono a garantire che il vino arrivi ai consumatori nella sua migliore condizione. Sebbene i solfiti possano creare qualche problema di salute per una piccola percentuale della popolazione, in generale sono sicuri per la maggior parte delle persone se consumati con moderazione.

Francesca Carracino
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